Intesa tra associazioni


Maggio 2017.  Dopo il necessario, reciproco confronto vede la luce il Protocollo d’intesa tra le associazioni, di seguito presentato.

Il dibattito seguito alla riflessione sul documento per il rilancio dell’iniziativa associativa porta a ricercare sinergie con Carreum Potentia da tempo operativa proprio nel campo della valorizzazione del patrimonio storico cittadino. Per rendere più forte la compagine proponente si trova altresì la disponibilità dell’associazione Giuseppe Avezzana, con il rallentamento dell’impegno presso il museo del tessile interessata a rafforzare il suo impegno in ambiti meno settoriali.

Trovata la condivisione sulle analisi e sulle proposte avanzate dalla Compagnia della Chiocciola, le tre associazioni decidono di formalizzare le loro intenzioni in un accordo di programma su cui coinvolgere successivamente anche il Comune di Chieri.

 

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  PROTOCOLLO D’INTESA

TRA LE ASSOCIAZIONI CULTURALI COMPAGNIA DELLA CHIOCCIOLA, CARREUM POTENTIA E GIUSEPPE AVEZZANA PER LA  VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

 

Il presente protocollo d’intesa prende avvio da alcune considerazioni sul contesto culturale e paesaggistico e sul ruolo  che auspicabilmente la Città di Chieri dovrebbe svolgere nell’ambito del sistema territoriale per la messa a punto di un piano di valorizzazione generale.

 

E’ infatti opinione condivisa, soprattutto in relazione al recente riconoscimento MAB Unesco attribuito al sistema collinare chierese, la significatività regionale del patrimonio culturale, ambientale e produttivo di questo territorio se valorizzato nel suo insieme.

 

 

Preso atto della difficoltà al decollo di una politica cittadina di settore e della necessità di basarla su  una coralità degli interventi, le associazioni  Compagnia della Chiocciola, Carreum Potentia e Giuseppe Avezzana intendono pertanto sottoscrivere il presente protocollo d’intesa al fine di proporre all’Amministrazione Comunale di Chieri la creazione di una centrale cittadina per le politiche di valorizzazione del patrimonio storico e artistico.

La proposta formulata nel presente protocollo prevede una soluzione organizzativa, finalizzata ad una programmazione triennale 2018-2020, incentrata sull’attuazione di progetti.

 

Sulla base delle finalità statutarie, delle esperienze maturate negli anni di attività e delle competenze dei soci, le Associazioni firmatarie del presente protocollo si rendono disponibili ad avviare un percorso di progettazione e gestione di iniziative di valorizzazione della città e del territorio.

Gli ambiti d’interesse sono quelli relativi al patrimonio storico, artistico, sociale e ambientale, utili a fare emergere il valore del sistema territoriale e saranno oggetto appunto di progetti, di durata triennale, riconducibili alle tre macro-aree qui di seguito descritte:

 

 

Il dibattito sulle trasformazioni.

Preso atto della necessità da parte del territorio di dotarsi di una strategia, si sottolinea l’utilità di avviare un dibattito sulle trasformazioni utili alla salvaguardia, al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico e ambientale della città e del suo territorio.

Quanto avvenuto lungo il rio Tepice, l’abbattimento del mulino Berruto, il rifacimento di piazza Mazzini sono l’esempio di situazioni da sfruttare per esaltare la componente storica urbana.

Un primo seppur generico disegno costituirebbe un interessante supporto all’individuazione delle priorità per il piano di investimenti.

La volontà di permettere la fruibilità dei luoghi e dei monumenti, comunque, deve segnare la priorità fin da subito. Un impegno questo a carico del pubblico (per gli aspetti relativi alla protezione delle aree ed agli arredi urbani) e del privato (accesso ai beni e loro manutenzione).

Con l’intento di rendere evidenti i valori storici ed artistici connessi alle trasformazioni, sul modello sperimentato con Scrigni di Carta, il punto di partenza potrebbe essere la realizzazione di una mostra incentrata sull’evoluzione della “città storica” (richiamando, in particolare, le trasformazioni urbanistiche connesse alla costruzione di grandi complessi religiosi/assistenziali).

 

Un primo progetto di valorizzazione.

La costruzione di un percorso urbano.

Fra i tanti percorsi possibili, l’attenzione potrebbe essere riversata sull’area di maggior pregio, quella compresa fra il Duomo e San Giorgio, su cui fra l’altro insiste piazza Mazzini, oggetto di recente intervento da parte del Comune.

Il progetto, dall’orizzonte temporale triennale, dovrebbe essere sviluppato con il Comune ed in collaborazione con le due Parrocchie, la confraternita di San Guglielmo, l’Istituto Sant’Anna, il Consorzio San Luca, i commercianti del Centro Storico e la Fondazione del Tessile.

Auspicando la disponibilità del Comune, si individua nel complesso di San Filippo la “naturale” sede della centrale operativa, dove attrezzare il punto di partenza degli itinerari storico – artistici cittadini.

La peculiarità dell’edificio e la presenza del museo di don Bosco, inducono altresì ad individuare il complesso quale contenitore di un primo nucleo del museo del territorio: questo, andando per cerchi concentrici, potrebbe riguardare la Chieri dei Santi Sociali e la Chieri dell’Ottocento. Cogliendo, nel contempo, l’occasione dell’acquisizione di alcuni quadri del nostro pittore ottocentesco Maso Gilli, si potrebbe avviare anche un primo nucleo della pinacoteca cittadina.

 

I paesaggi: fra natura e storia.

Il riferimento per il triennio è costituito dal progetto TERRE DI LUCE. Arte, Cultura, Paesaggio tra il Chierese e il Po, redatto dalla Compagnia della Chiocciola per la partecipazione al bando della Compagnia di San Paolo sulla valorizzazione culturale ed ambientale del territorio.

I titolari del progetto sono i Comuni di Cambiano, Pecetto, Pino, Baldissero, Pavarolo, Montaldo, Mombello e Riva.

Qualora il progetto fosse approvato, sarà strategica la ricerca di sinergie tra questo progetto a carattere territoriale ed il progetto cittadino su menzionato. Anche in questo caso, infatti, si rileva che solo un’azione congiunta fra Comune di Chieri e Comuni del territorio potrebbe portare a risultati significativi.

 

 

Qualora, come auspicato, l’Amministrazione Comunale di Chieri riconosca nella proposta formulata uno strumento utile alla realizzazione dei propri obiettivi di mandato, le progettualità sopra sintetizzate dovranno essere comprese dentro una strategia di settore che veda un coinvolgimento e una convergenza di tutti i settori, culturale, turistico, economico, produttivo, per costruire un sistema relazionale e operativo con tutti gli attori operanti sul territorio e ne possa così prefigurare orizzonti temporali di azione più ampi.

 

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Per aiutare la nascita dell’ organismo di coordinamento cittadino, la Compagnia della Chiocciola  potrebbe operare come strumento di coordinamento dei progetti individuati come prioritari per il prossimo triennio, mettendo a disposizione il suo curriculum per la partecipazione ai bandi e la gestione dei finanziamenti ottenuti.

 

 

 

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