Due interventi di manutenzione nel Duomo di Chieri grazie a Scrigni d’argilla
Primi interventi del 2014 sui beni artistici chieresi ad opera del progetto Scrigni d’argilla. In attesa delle autorizzazioni delle Soprintendenze per il restauro del portale di San Domenico, autofinanziato grazie all’acquisto cumulativo dell’abbonamento musei, sono iniziati e già quasi ultimati i lavori su due opere del Duomo: il ciclo di affreschi dell’Adorazione dei Magi nella Cappella Tabussi, e la statua in terracotta Plorante nel battistero. Si tratta di due piccoli interventi (a cura del restauratore Michelangelo Varetto del Consorzio San Luca), nello spirito del progetto Scrigni d’Argilla, convinti che la manutenzione sia concretamente un modo per valorizzare il patrimonio artistico. Costo complessivo, 2200 euro.
Contestualmente, sono stati inseriti in Duomo due pannelli che illustrano la storia e le caratteristiche delle opere, e il tipo di interventi svolti su di esse.
Gli affreschi dell’Adorazione dei Magi nella Cappella Tabussi sono datati 1428-1436 e vengono attribuiti alla bottega di Jaquerio. Rinvenuto nel 1981 grazie all’intuizione di Secondo Caselle, il ciclo (incompleto, ma più fortunato di altri andati persi nei secoli) racconta un episodio sacro nel linguaggio del gotico internazionale cortese, impreziosito dal luccichio dell’oro e dall’azzurro del lapislazzulo.
Forse meno conosciuta la statua raffigurante una donna piangente conservata oggi nel battistero, opera di un anonimo plasticatore piemontese. Databile 1460-1470, rappresenta l’unica statua in terracotta rimasta a Chieri del Compianto. Faceva parte di un quattrocentesco Compianto sul Cristo Morto, scena drammatizzata attraverso un ciclo di più sculture. Pare replicare il modello del Compianto di Moncalieri, sebbene secondo lo storico dell’arte Giovanni Donato (coordinatore del comitato scientifico di Scrigni d’argilla) presenti tracce stilistiche proprie dell’ambiente chierese riconducibili alle figure di Jaquerio, Bapteur e Guglielmetto Fantini.